Chiara racconta
C’ho messo un sacco ad arrivare, però finalmente quando sono arrivata ho capito che c’era chi stava peggio di me… Sergei era ancora a Lepanto !!!
Appena abbiamo caricato la macchina siamo partiti. Ci siamo fermati alla metro ad aspettarlo e gli abbiamo fatto uno scherzo: gli abbiamo detto che gli toglievamo i soldi dallo stipendio, come multa per il ritardo!
Mi sono emozionata nel vedere i ragazzi all’opera per la prima volta, e nel vederli rispettare ognuno il proprio ruolo professionale, con la responsabilità degli strumenti che avevano in mano e dell’attività che stavano svolgendo. Li ho visti tutti belli carichi!
Quando siamo saliti in paese, le prove del Palio erano già iniziate: quando abbiamo finito di riprenderle, siamo andati a fare un sopralluogo del percorso della gara, e lungo il cammino ci siamo imbattuti in questi bellissimi stands…belle e calorose donne meridionali che ci hanno offerto babà e limoncello della Costiera Amalfitana. Lo stand a fianco, invece ci ha deliziato con dell’ottimo prosecco di Refrontolo.
“Quando noi andati già fatto preghiera botti, ce lo ha detto Antonietta, ci sono state le qualificazione della gara per i maschi ed anche la gara delle femmine. 10 Squadre.” – Anja –
..Abbiamo incontrato una signora, che dal balcone si è tolta il suo grembiule delle faccende di casa e si è offerta alle domande di Mascia. Dopo poco l’abbiamo liberata per imprigionare un altro uomo, e quatta quatta si è avvicinata anche la moglie, che non voleva essere ripresa perchè non era andata dal parrucchiere, ma ci ha ugualmente offerto la sua voce.
..La manifestazione mi ha emozionato molto. Era la prima volta che assistevo, nonostante Corropoli, uno dei paesi partecipanti, sia a pochi chilometri dal mio paese di origine. Sono rimasta molto colpita dal corteo, e a vedere gli sbandieratori mi è venuta la pelle d’oca (ma come faranno a far volare le bandiere in aria in quel modo?!?!?!?!?!). A chiudere il corteo storico con i costumi ciociari: i bambini con il maestro, i briganti, la plebe, i signorotti e le dame, i contadini che suonavano l’organetto….
“Finito il corteo sono dovuto andare a complimentarmi con uno degli sbandieratori di Artena che ci ha raccontato anche la storia di quest’ arte e invitato alle prossime esibizioni. E’ stato uno spettacolo veramente bello, non credo di aver mai visto nulla di simile e sarei rimasto a guardarlo per ore…” – Luca –
Anja – Abbiamo incontrato una signora che aveva una cantina storica nella piazza del paese e la siamo andata a vedere. Questa cantina vecchissima perchè c’era la foto della nonna con padre piccolo in braccio. C’era pure la fontana rotonda con le bottiglie di vino e spumante a frescare…
..A dopo noi andati a gara di botti, che vinto gara neri,verdi..
loro correvano molto veloce, è difficile fare foto perchè loro corrono, corrono…
” Mi è piaciuto come sport la corsa delle botti, per me è stata una novità, non pensavo che esiste questo sport. Mi è piaciuto che le ragazze facevano lo stesso sport dei ragazzi. Secondo me anche le ragazze potevano spingere le botti grandi come maschi. E poi mi è piaciuta la gara. ” – Misha –
.. A dopo quando noi finito gara botti, fatto la premiazione. Gli hanno dato botti vino, i libri di Serrone e una squadra si è arrabbiata perchè ha perso, ultimo posto. –
“A me questa seconda squadra questi verdi bagnata tutta con spumante. Volevano schizzare e io girato subito e dopo finito così… ” – Anja –
Misha – Se possibile che questo sport anche in grande città come Roma, sulla Cristoforo Colombo che è lunga, scegliere un tratto per esempio dall’ obelisco fino ad Ostia. Non tutta, 2 km.. Metterei anche il vino nella botte mentre la spinge, un po’ meno di metà… –
Ma che bello questo progetto, quest’iniziativa ………ma soprattutto questi ragazzi un racconto così fresco, immediato, spontaneo, sono stato lì con voi con il vostro racconto. Complimenti vivissimi.
Che bello rivivere la giornata del palio nei vostri racconti. Grazie per esseerci stati e grazie per il vostro lavoro. Vi voglio bene!